mercoledì 12 settembre 2012

SUPEREROE

Supereroe: ci sono poche altre parole per definire Loreno Tetti.

Nessun costume, nessuna maschera, nessun nascondiglio segreto. Tutt'altro. Il suo superpotere è proprio questo: il non essersi nascosto, davanti a nulla!
Loreno è un uomo che ha reagito alla mafia.
Non soltanto si è rifiutato di pagare il pizzo ma li ha anche denunciati. E per tutta risposta? Si è visto bruciare il camioncino con cui dispensava panini vicino al Politecnico, la sua attività.

Dopo più di 50 giorni l'altro ieri Loreno è tornato in attività, per ora con un furgoncino prestato. Non appena racimolerà un po di soldi vedrà di comprarne uno nuovo.

Mentre tutti gli altri paninari lo hanno lasciato solo e si rifiutano di testimoniare contro i malavitosi Loreno ha ricevuto un caloroso bentornato da parte di tanti giovani studenti e non. Ieri c'era la fila per prendersi il panino. Un grande striscione "Bentornato Loreno" è stato appeso di fronte al suo camioncino, per fargli capire che non è solo, che il suo gesto è un esempio da seguire.

Oggi sono passato anche io a prendermi un panino. Era solo una scusa per conoscere di persona il mio nuovo supereroe. Son andato tardi per non trovar ressa e infatti l'ho trovato seduto accanto al camioncino che riposava chiacchierando con qualche amico. Gli ho stretto la mano. Si è alzato in piedi contento. Mi ha esortato a non abbassare la guardia, a non dimenticare che a Milano la mafia ESITE e non bisogna far finta di niente. I giovani per fortuna riescono a capirlo, ma molti "grandi" non ci pensano. Tocca a noi.




Grazie Loreno. Grazie di cuore. In un paese in cui l'inciviltà, l'illegalità, il malaffare regna incontrastato a tutti i livelli, il tuo piccolo ENORME gesto ci da la fiducia che una società migliore è possibile. 
Sconcerta come alla tua età hai avuto ancora il coraggio e la forza di reagire. Potevi benissimo piegarti e vivere sereno, ma non l'hai fatto. 
Spero che questo ci serva da lezione. 

Sei un supereroe e da grande vorrei esser proprio come te!


P.s. Un appello ai milanesi: andiamo a trovare Loreno, cerchiamo di aiutarlo a tornare in attività, facciamolo sentire al sicuro. Basta un panino, piuttosto che mangiare da qualche altra parte, andiamo da lui, se lo merita. In fondo se c'è anche un pizzico di illegalità in meno a Milano è merito suo!

domenica 22 luglio 2012

Pubblicitrash 2

Ne avevamo già parlato qui

Ma c'era proprio bisogno di un culo in 6x3 con una bottiglia puntata pericolosamente?
Son malato io o c'è una chiara allusione?
Maledetti pubblicitari!

p.s. almeno la birra è very very good!

mercoledì 27 giugno 2012

Stay Human


In genere odio le citazioni forzate e ancor di più odio osannare una persona "solo" perchè morta.
C'è una citazione però che adoro. Più che una citazione è un'esortazione, da ripetere e ripetersi ogni giorno.
STAY HUMAN,restiamo umani. Non dimentichiamoci della nostra natura sociale. Non dimentichiamoci che siamo tutti fratelli, che si sopravvive solo se si è uniti. Non dimentichiamoci dei valori fondamentali della nostra esistenza, la fratellanza appunto.
Ecco, oggi avrei tanto voluto gridarlo.
I fatti.

Metropolitana. Entra un ragazzo, avrà 30 anni. Spinge un passeggino con un bimbo dentro. In braccio (arrampicata su una spalla) ha un'altra bimba. Vispa. Gioca con delle macchinine immaginando chissà quale mondo fantastico. Il padre blocca il passeggino e fa scendere la bimba che diligente ma pur sempre bimba inizia a giocare con le macchine inventandosi una pista tra il pavimento e i pali di sostegno della metro. Non c'è troppa gente quindi il padre può star tranquillo e prendersi 30 secondi di riposo.
Stazione di Loreto, scendo subito dietro al ragazzo che ha di nuovo raccolto la figlioletta su una spalla e con la mano libera spinge il passeggino (con un po di borse sopra). A Loreto si cambia metro, si passa dalla rossa alla verde. E così il fiume di gente con passo spedito va verso l'altro binario. Ad un certo punto ci son due rampe di scale da fare. Mentre scendo penso al papà, mi giro per vedere se ha bisogno di una mano e vedo che c'è un altro ragazzo camicia e occhiali da sole che -quasi sbuffando- gli sta dando una mano. Ok.
Mentre scendiamo sentiamo arrivare il treno. Accelero un po e arrivo giù, il treno sta rallentando. Mi volto e vedo il ragazzo camicia e occhiali da sole che a passo spedito esce dalle scale e va verso il treno. Dopo di lui tante altre persone. Ragazzi, donne, mamme, tutti corrono per non perdere il treno.
Del povero papà col passeggino nemmeno l'ombra.
Mi affaccio sulle scale e lo vedo in cima che cerca con una mano di sollevare il passeggino e con l'altra di tenere a bada la piccola automobilista. NESSUNO, nessuno si è fermato. Il treno sta ancora rallentando. Salgo di corsa, prendo il passeggino da giù e insieme scendiamo. Lui non sa come ringraziarmi. Arriviamo giù che il treno ha appena chiuso le porte.
Se il ragazzo non l'avesse lasciato a metà scale avremmo fatto tutti in tempo.
Ma il treno arrivava e non si può aspettare il prossimo.

Fa niente lasciare un'altra persona nei guai.

Il tempo è denaro.

Il prossimo treno arriva dopo un'eternità BEN 3 MINUTI! E si sa..tre minuti sono vitali.


P.s. Cambierebbe molto questa storia secondo voi se vi dicessi che il papà era marocchino?

domenica 13 maggio 2012

La milano che non t'aspetti



Milano è in grado di regalarti qualcosa in più del gran fermento economico-lavorativo per cui è famosa. Ci son dei lati nascosti,poco conosciuti, che riescono a creare nella capitale lombarda  piccole oasi di pace dal fermento di cui prima.


C'è un parco a 500 mt da casa. Andare a correre può regalare emozioni e soddisfazioni ben più grandi del "ho perso millemila calorie".


Acqua, paperelle, tanto verde, tanta pace, sole e...LENTEZZA. Anche il jogging è sicuramente più lento della "corsa" quotidiana per le strade cittadine.
Pur correndo e sudando si riesce comunque a assaporare l'ambiente con cui si è in contatto.

 

Senza paraocchi, senza tic-tac che ci insegue.

C'è un posto a Milano dove ci si può dimenticare di esser a Milano.
Dove ci si può anche dimenticare di aver lezione alle 8:30 di lunedì mattina.


C'è un posto dove il tempo, tanto caro ai milanesi, in genere avaro e scortese,  scorre più lento.

Si concede con più facilità.

Rallenta e lascia che gli si possa assaporare ogni istante. Sembra quasi un'alleanza con la Natura per far si che si possa godere appieno di entrambi.



Altro che psicoterapeuti e antidepressivi. Non si arriverebbe certamente lì se dedicassimo costantemente un po di tempo ad ascoltare il nostro spirito interiore.
Preso in dosi piccole, ma continue, il Parco del Tempo spazza via le frustrazioni e il senso di soffocamento per le troppe "cose da sbrigare".
Prendetevi un po di tempo per voi stessi, c'è così tanta Natura pronta a stupirci, emozionarci e coccolarci!

domenica 6 maggio 2012

Chi va piano...si incazza!

Ho passato il ponte del primo Maggio a Roma. Ho avuto quindi la possibilità di confrontare velocemente i due sistemi di trasporto pubblici..L'atm milanese e l'atac romana. Più che altro però è stato "divertente" confrontare l'atteggiamento degli abitanti.

Qualche fatto di cronaca:
ROMA
 Domenica mattina. andiamo ad un capolinea dei tram per prenderne uno ed arrivare in centro. Passano ogni ventiminuti/mezzora..va be..aspettiamo! Il tempo passa ma del tram nemmeno l'ombra. Ci son un po di autisti in pausa. Proviamo a chiedere informazioni.
" Scusate..ma il 19 passa?"..."Il 19?? meh, quello fa un po ciò che gli pare..non è detto che passi". Aspettiamo un altro po fino a quando decidiamo di cambiar percorso e prendere un altro bus.

Lunedì sera. L'ultima corsa degli autobus parte a mezzanotte. Alle 11:30 stiam alla fermata, aspettiamo fino alle 12:30 ma nada..non si fa vivo alcun bus. Un paio di ragazzi decidono di farsela a piedi, altri vanno ad aspettare ad un'altra fermata. Chi può prende l'auto.

MILANO
Venerdì pomeriggio. Orario di rientro a casa dal lavoro per il fine settimana. Metro,  Loreto. Passa un treno spento fuori servizio. ok. Passano taaanti minuti.Borbottii. Arriva un altro treno. Saliamo. Parte....Con calma. Arriva ad una stazione e si ferma..per taaanti minuti. Borbottii.Riparte..sempre con calma. Altra stazione altra fermata più lunga del previsto (4-5 minuti). Così fino a Cadorna. Qui ci fanno scendere dicendo che il treno è rotto. I borbottii aumentano sempre più. Tutti sulla banchina stipata, il treno rotto deve ancora ripartire. Il giovane macchinista fa una corsa veloce nelle carrozze per verificare che siano scesi tutti quanti dal treno. Mentre passa vicino a me dal "pubblico" si leva un "BASTARDIII". Il povero macchinista risponde sconsolato "eh..grazie.." e continua la sua corsa.
Il treno va via. Arriva subito il successivo, ma prima ci informano che tutta la linea subisce rallentamenti per aver assistito un passeggero in difficoltà. I borbotti sono incessanti. Al telefono chi più si sfoga del ritardo e dell'inefficienza del servizio.Alla fine della giostra arrivo a casa con un ritardo abissale e inconcepibile di circa 10 minuti.





Nel week-end a Roma mi son reso conto se possibile ancor di più della differenza tra le due città. I milanesi non accetterebbero mai un servizio trasporti pubblici come quello capitolino. Milano corre. Non aspetta. Il tempo è ben più che denaro. Non è concepibile star fermi senza far nulla. Il solo momento in cui ci si rilassa è l'aperitivo. E neanche quello, visto che il più delle volte è in piedi o comunque in minuscoli tavolini.
Chissà se è colpa dell'assenza di turismo e monumenti. A Roma ovunque tu ti giri c'è qualcosa di maestoso, imponente, mozzafiato da vedere. Non puoi non fermarti ad ammirare tanta arte concentrata in una città che basterebbe a riempire tutte le città del mondo con almeno un capolavoro a testa!

La bellezza di Milano è nascosta. Va ricercata,  non fa parte delle strade e delle vite quotidiane. Si trova in giardini che nessuno conosce, in luoghi più o meno lontani dal cuore pulsante della city. Ho comprato un bellissimo libro che guida alla scoperta di questi luoghi nascosti, che sembrano non aver niente a che fare con la Milano da bere che tutti conoscono. Se vi va, dateci una lettura. Ne vale la pena.



venerdì 24 febbraio 2012

Soddisfazioni


Anche oggi..da maniche corte...inizio a preoccuparmi..a Luglio cosa accadrà??

Oeucc of the tiger



In metro ci sono tanti artisti. La maggior parte delle volte suonano tristemente un violino o una fisarmonica. A volte non fanno niente,chiedono direttamente l'elemosina!
Una volta tanto però c'è qualcosa di diverso dal solito. Qualcuno che riesce davvero ad attirare l'attenzione. Basta poco a volte, un po di inventiva, un po di novità! Far qualcosa di leggermente diverso. Metterci un po di emozione e soprattutto..riuscire ad emozionare gli altri! E' stata l'unica volta in cui ho dato qualche spicciolo in metro! Se li meritava tutti!

Ricorda molto lui...


p.s. Il video si interrompe proprio mentre si avvicina, mi chiede di fargli un bel primo piano, si mette a ballare sul palo difronte a me. Il video si è interrotto proprio sul più bello praticamente, il cell si è impallato per un sms in arrivo e si è ripreso solo quando ormai se ne era andato! Va be..vorrà dire che la prossima volta che lo incontro lo riprendo di nuovo!